lunedì 23 giugno 2008

Fratture e saldature

Alla fine non posso che accorgermi come ci cado ogni volta. Una caduta tragica da cui è sempre più difficile rialzarsi. Perchè ogni volta che cado qualche osso si frattura e, per quanto abbia molte riserve di calcio, la saldatura lascia sempre una deformità che va a sommarsi alle altre. Tutte le volte è diverso, anche se il percorso è simile. Mi espongo sempre troppo e non riesco a governare razionalmente quei sentimenti che non mi sono permessi. Con questa stagione certe cose diventano peggiori. Perchè la carne si scopre e, mentre è più potente l'attrattiva dei corpi, si dimostra in tutta la sua inadeguatezza la mia alienità, il mio non essere assolutamente adatto ai rapporti uomo - donna come sono andati a configurarsi nel corso degli ultimi decenni. La cosa che più è sconvolgente sono i ragazzetti: la dispensa permanente dal lavoro intellettuale che la nostra società ha accordato loro, si è manifestata in un florieggio di muscoli e di atteggiamenti predatori. Sarà l'alimentazione, le radiazioni degli incidenti nucleari degli anni '80, ma pare che la mia inadeguatezza non potrà che perpetrarsi nel tempo e che gli atteggiamenti che i miei coetanei hanno sviluppato o assorbito siano divenuti una caratteristica congenita. Il mio futuro è scritto. La mia solitudine è sancita.

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