martedì 29 settembre 2009

Incrocio

Chissà perchè quando la incontro ci tiene sempre a farmi sapere che è fidanzata. E quel che segue è sempre il ritirarsi di un'onda dalla spiaggia, schiuma che scompare frizzando. Soffice sorriso, madonna dai piccoli denti. Persa molti anni fa, come tante. Come troppe. Ma per quanto mi chieda, mi rifiuto di confessarle che la mia vita ha smesso di progredire da molto tempo.

martedì 22 settembre 2009

Nuova Feltrinelli a Genova via Ceccardi

Alcune precisazioni: non vorrei essere eccessivamente pedante o lamentevolmente fastidioso, ma, altresì, non riesco a non notare come, in una libreria all’una e mezza, in piena pausa pranzo, uno vorrebbe non essere costretto a farsi largo a spallate. Anche se inizialmente promettente da un punto di vista commerciale, alla lunga potrebbe generare indolente disaffezione da parte di alcune maggioranze di topi da libreria. Eppoi la classica così vicina al cielo, vertice di scala, ma sempre in zona di transito. Chissà. Mio dio, che rumore nell’incrocio e perché c’è sempre quacuno che copre le zone su cui l’occhio vuol cadere ed i reparti un tempo più appartati, per quanto spogli, allora e adesso, sono isole nella corrente. Sarà che cercavo qualcosa di specifico, non trovandolo, ma la seconda volta ha infranto quell’euforica impressione della prima. Oggi ho salito solo tre gradini, ma ho sempre in testa Bologna quindici anni fa. Forse oggi è diverso, o sono solo differente io, ma chissà, delusione.

venerdì 11 settembre 2009

the last time the next time

Averla incrociata quattro volte in tre anni è in fondo troppo poco per considerare in azione uno scellerato piano del Fato. La cosa certa è che quelle quattro volte sono rimasto senza parole. Ha qualcosa di totalmente magnetico, una carica di segno opposto alla mia. Mi ero ripromesso di conoscerla qualora l’avessi incontrata di nuovo. Ma anche ieri mi sono mancate le parole. Il dubbio è se ella sia il destino o l’araldo di una più annichilente sventura. La prossima volta…

lunedì 7 settembre 2009

Cambia(men)to interven(u)to

Raggruppamenti di comodo: isterie interinali e cacofonie a progetto, mentre non riesco a sapere che cosa devo cercare, mentre mi suggerisco di essere sicuro di non averlo ancora trovato. All’alba il cielo era colr dell’ambra, fiamme coronano i monti in lontananza. Ora rimane solo il fumo, ed i canadair che giocano placidi sul cielo. Cambiamenti, di orari di localizzazioni di procedure di compensi di lavoro. Ma più cambio e più mi perdo, sono lontano dall’avvicinarmi ad un punto. Mentre certe verità si accertano, apertura di prospettive, mentre tutti gli sguardi gridano immediati il rifiuto. Nessuna compagnia, mentre il desiderio apre lo spettro, e provo ribrezzo e non riuscirei mai a pagare. Segno. Destino. Causa ed effetto di un errato divenire. Non c’è che il silenzio, improvvisi e notturni di pianisti morti che echeggiano in altre stanze.