lunedì 30 marzo 2009

Lettera alla Dea

L’Amore è sordo ed ascolta, capendo, solo quello che ascoltando vuol capire. Se nel tuo mondo non c’è posto per me, nel mio ce n’è fin troppo per te. La febbre che mi sono preso è colpa del passaggio repentino dalla calda camera delle domande al gelido stanzone delle risposte. Vivo in un tempo zero in cui tutti i rifiuti sono uno. Non so se non mi capisci, se non vuoi capirmi, se non te ne frega nulla di farlo. Ma perché, alla fine, chiunque va bene basta che non sia io? Se non ho nulla che non va, perché non vado bene? Condividere con te un tramonto ed un sorgere del sole, non ho mai chiesto altro. Non chiedo altro. Anche solo una volta. Non sono bello, non sono ricco, non ho esperienza, non sono particolarmente intelligente , non faccio sport, sono solo un insieme di negazioni, ma con te, anche solo per un attimo, sono sicuro che ritroverei la direzione del divenire. Sono fermo da troppo tempo, perché non so dove andare, perché ho perso la volontà di proseguire, perché mi manca una dimensione dell’essere. La definizione ultima dell’essere umano è il suo risolversi in una pluralità di dimensioni, ma l’assenza di una sola di esse appiattisce tutto il resto. Aiutami ad essere completo, ti prego. Mia madonna, mio idolo, mia dea.

martedì 17 marzo 2009

Analfabetizzazione

Io sono il cantante afono,
sono il poeta analfabeta,
senza attese, senza nessuno,
ricordo le mie vite precedenti,
malgrado tutte si siano concluse
con una bestemmia sulle labbra.
Ululato di impotenza
visione lussuriosa nota
sensibile di dare ma non
posso che sognare mentre
il kraken mi morde le viscere.
Parole intorno
voci che su voci
si sovrappongono
vocaboli che sono insiemi
di consonanti e vocali senza senso,
che ci faccio qui?
All'angolo una mentre l'altra per caso,
guarda l'anello che quell'altro mi ha regalato,
da tre anni, il surfista, non c'è posto per me,
mai, come un'altra ancora.

lunedì 2 marzo 2009

New deal...

Basta con gli autobiografismi. Basta con i piagnistei di carta e inchiostro. Solo il pensiero deve rimanere dolente, suo malgrado, per colpa della temperatura esterna. Ma quello che scrivo, che andava man mano inaridendosi seguendo la direzione dell'impossibilità di essere amato ed essere felice che sto sperimentando nella vita reale, deve e vuole essere qualcosa d'altro!!!! L'anima messa a nudo deve produrre musica con il suo vibrare. Il grido di lamento deve avvolgersi di metallo e colpire distruggendole le montagne. Altrimenti non ha senso prendere la penna in mano, mettere la tastiera sotto le dita. Non tradisco quello che provo, la disperazione e l'abisso, il desiderio e l'annichilazione.