mercoledì 28 maggio 2008

la Figlia di Castrovalva - End, maybe

Chissà se c'è una temperatura oltre la quale il ghiaccio può prendere fuoco. Il vago ricordo di qualche canzone anni ottanta. Posso guardarti. Posso parlarti. Non riesco a disprezzarti neppure quando mi dai più fastidio. Non sei capace di amarmi, eppure non riesco a dimenticare quello che mi sussurri nei sogni. Non importa, non voglio più scrivere di te. Almeno in questo luogo.

La figlia di Castrovalva si allontana. Non la saluto. Parlavamo lingue diverse. Peccato. Non sono un clone. Forse neppure lei, ma il dubbio resta.

martedì 27 maggio 2008

Businness talks

Si spendono tante parole per non dire nulla... E parliamo solo di lavoro allora. Seguono ore di silenzio. Intervallate dalla sua voce al telefono. Adieu.

martedì 13 maggio 2008

Addizioni/addictions

"Quel sorriso che vedo sempre più raramente sul tuo viso mentre parli con me mi manca terribilmente. Sai che non riesco fare a meno di cercare il tuo sguardo, di fissare i tuoi occhi, di accarezzare con il pensiero i tuoi capelli ed il tuo viso, di sognare di notte i tuoi baci... Non sono più quello di una volta, mi dici. Ma vorrei chiederti: che cambia? Non ero, non sono e non sarò mai un clone. E mentre mi paragoni a tuoi amori passati, non riesco a non pensare in che modo cercare di essere tra i tuoi amori futuri. Mi basta una tua smorfia di ribrezzo per ricordarmi l'impossibilità di anche solo illudermi di poter essere preso in considerazione. Ma non riesco a staccarmi, non riesco a non pensarti".

"Mi fai proprio arrabbiare, inutile bambino viziato. Hai tutto e credi di non aver niente. Sei come tutti gli altri."

"So che ti faccio schifo, ma non riesco ad arrendermi alla fredda consenquenzialità del risultato di un'addizione."

"Sei diventato troppo pessimista, non eri così."

"Se fossi ottimista non sarei un illuso?"

mercoledì 7 maggio 2008

Moltiplicazioni

Una verità incontrovertibile tra tante ipotesi che circolavano sul mio conto era di come fosse facile sopravvalutarmi. Già nei miei primi risultati scolastici si poteva intravedere la più totale assenza di genio. Quel semplice interagire tra memoria e logica che sono le tabelline si era rivelato un traguardo il cui raggiungimento è avvenuto solo alla fine di un percorso ostico e il risultato sembra a molti da me poco interiorizzato a tutt'oggi.

Mentre la figlia di Castrovalva mi accusa di imperdonabile pessimismo, mentre giorno dopo giorno mi ritrovo senza un pezzo, gli oggetti del mio desiderio si mantengono oltre la linea dell'orizzonte.