Maledetti cloni!
Non credevo sarei arrivato a vedere nel corso della mia vita il realizzarsi delle più cupe e disperate profezie del Dottor Castrovalva. Non sognavo neppure lontanamente di trovarmi di fronte il confine ultimo della Fine del Tempo. Eppure…
Eppure eccomi qui, lontano dalla Città, dai suoi vicoli putridi e dai suoi quais infestati dai cloni, a consumarmi gli occhi scrivendo queste righe sotto la pallida luce di un paralume schermato. A dare testimonianza. Inutile, autorefenziale, sterile documentazione per l’umanità che popolerà il domani, perché sia avvertita dell’inevitabile, perché sia preparata fino dai suoi albori all’estinzione finale, ai cloni ed alla Fine del Tempo. Sempre che vi sia un’umanità domani, che i cloni non siano ricomparsi per rimanere. Per l’Eternità oltre la Fine del Tempo.
In questo caso, il mio lettore sarà un clone. Ed allora, clone lettore,a Te mi rivolgo, a Te che, a questo punto, con il Tuo amorale ghigno indifferente, Ti starai chiedendo come abbia fatto ad accorgermi di Voi, a rendermi conto della Vostra infiltrazione insidiosa tra noi, di come abbiate occupato le nostre case, le nostre città, le nostre strade.Io mi sono allontanato dal consesso umano, o da quel poco che di esso dovrebbe essere sopravvissuto, per ritirarmi a vivere in mezzo ai boschi, senza quei conforti che per Voi cloni sono così indispensabili, e prepararmi in solitudine alla Fine del Tempo. Mi sono sottratto ai Vostri sguardi beffardi e maligni, alle Vostre carezze e lusinghe, ai Vostri schiaffi ed insulti, riconoscendoVi per quello che siete: i cloni profetizzati da Castrovalva, araldi della Fine del Tempo!
martedì 28 agosto 2007
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