giovedì 30 agosto 2007
il Dottor Castrovalva/2
Castrovalva viveva in uno specchio. Tutte le superfici del suo appartamento erano lucidate con cura maniacale dalla sua domestica nubiana. La ragazza mi aveva squadrato da testa a piedi quando mi aveva aperta la porta. Non portavo orologio, la mia t-shirt era di un blu ordinario un poco stinto, nessun muscolo, nessun tatuaggio, la cintura che neache sapevo d'averla, scarpe da tennis un poco lise, jeans pallidi di taglio classico, niente strappi. Aveva voltato le spalle senza neanche fare cenno d'accomodarmi. Dietro gli occhiali da sole D&G sapevo che due occhi azzurri mi avevano giudicato inutile. Castrovalva mi aveva fatto cenno di raggiungerlo in biblioteca. "Deve avere un fastidio agli occhi, credo." Non aveva riconosciuto uno dei segni che identificano un clone. In fondo era la sua unica figlia.
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