"Quel sorriso che vedo sempre più raramente sul tuo viso mentre parli con me mi manca terribilmente. Sai che non riesco fare a meno di cercare il tuo sguardo, di fissare i tuoi occhi, di accarezzare con il pensiero i tuoi capelli ed il tuo viso, di sognare di notte i tuoi baci... Non sono più quello di una volta, mi dici. Ma vorrei chiederti: che cambia? Non ero, non sono e non sarò mai un clone. E mentre mi paragoni a tuoi amori passati, non riesco a non pensare in che modo cercare di essere tra i tuoi amori futuri. Mi basta una tua smorfia di ribrezzo per ricordarmi l'impossibilità di anche solo illudermi di poter essere preso in considerazione. Ma non riesco a staccarmi, non riesco a non pensarti".
"Mi fai proprio arrabbiare, inutile bambino viziato. Hai tutto e credi di non aver niente. Sei come tutti gli altri."
"So che ti faccio schifo, ma non riesco ad arrendermi alla fredda consenquenzialità del risultato di un'addizione."
"Sei diventato troppo pessimista, non eri così."
"Se fossi ottimista non sarei un illuso?"
martedì 13 maggio 2008
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